venerdì, gennaio 27, 2006

Il cambiamento: atto secondo

Dopo il comunicato ufficiale del megacojone, il sindacato ha passato la giornata di ieri a chiaccherare con l'azienda. Vi cito solo le parti più simpatiche:

...Abbiamo espressamente chiesto quale contratto nazionale intendono applicare a questi 560 lavoratori visto che in xxxxxxxx Servizi vige il contratto assicurativo. Non ci è stata fornita alcuna risposta, salvo che stanno parlando con l’ANIA e l’ABI.

Inoltre Axxxxx ci ha confermato che per ragioni di sinergia/risparmio dei costi le attività legate ai c/c svolte da una parte di questi 560 lavoratori migreranno al Sanpaolo. Poiché questi lavoratori rimarranno senza attività abbiamo chiesto quanti sono e che fine faranno e il piano industriale della xxxxxxxx Servizi.

Anche in questo caso non ci è stata fornita alcuna risposta.

Rispetto agli esuberi ci è stato detto che verrà attuata la stessa politica di incentivazione individuale all’esodo finora adottata ed anche in questo caso non ci sono state fornite previsioni numeriche.

A questo punto, facendo leva sulle reiterate rassicurazioni verbali, abbiamo chiesto, al fine di ristabilire un clima sereno in azienda e per fugare le sacrosante preoccupazioni dei lavoratori, che mettesse per iscritto le garanzie già votate all’unanimità nell’ultima assemblea generale.

Non lo ha fatto.


La cosa è sicura che verrò inglobato in questa nuova società senza ancora sapere con che tipo di contratto.

Ma perché tutta questa fretta di smantellare tutto? .... sento puzza di politica sotto.