venerdì, febbraio 17, 2006

Venerdi: logicamente casual!

Mi avete rotto totalmente il cazzo, voi con le vostre omologazioni obbligate per essere un pinco pallino qualunque dentro la vostra azienda di merda.

Con questa premessa vorrei esprire il mio disappunto a quello che ancora succede nel 90% delle aziende in Italia.

Un discorso che da un pò di tempo affronto con uno dei pochi colleghi con cui riesco a fare dei discorsi sensati è l'eventualità, sempre più concreta, di esser poter perdere i turni, quindi fare orari d'ufficio classici. Ora facciamo un lavoro che ci distacca dalla routine dell'impiegato medio, un pò per gli orari che facciamo (la flessibilità specialmente), un pò anche per il luogo dimenticato da dio in cui lavoriamo. Pensate che c'è gente dello stabile che ancora non sa che c'è un reparto informatico con il presidio anche di notte.
Questo ci permette, fondamentalmente, di vestirci, sempre in un modo decoroso, con molta più libertà. D'estate t-shirt e jeans e d'inverno felpa o maglione e jeans. Al contrario so che in altre aziende esigono giacca e cravatta anche se non hai rapporti con il pubblico.
Ieri ho saputo che un mio amico ha raggiunto la soglia del contratto a tempo indeterminato, purtroppo per lui, per firmarlo gli è stato imposto di tagliarsi i capelli (gli arrivavano sotto la metà della schiena): questo secondo voi non è una forma di minaccia? Siceramente ho il vomito ripensando che abbiano provato anche a me dopo due anni di farmi tagliare i capelli (fino al Gennaio 2005 li avevo discretamente lunghi anche io, poi tagliati per disperazione) ma per mia fortuna il contratto a tempo indeterminato l'avevo già tra le mani e quindi è finita con una grossa e grassa risata in faccia a chi faceva da porta voce a l direttore delle risorse umane (vattela a pijà in der culo te e la tua palla di bowling che hai intesta: rosicone di merda).
Su queste questioni io non transigo: siamo arrivati nel 2006 e ancora funziona il detto "l'abito fa il monaco".
Triste ma vero, ma questa è l'Italia: l'Italia dove tutto è più caro rispetto l'Europa, dove ci censurano internet, dove internet è un lusso per pochi, un posto dove per sperare di far valere i tuoi sforzi lavorativi, le tue capacità ti devi omologare esteticamente come quelli che stanno intorno a te.
Durante quei quattro passi che facciamo dopo pranzo incrocio le solite facce da culo che non ti salutano, oramai io li riconosco solo dalla cravatta: tutti con lo stesso cappotto, tutti con lo stesso completo, tutti con la pettinata da idiota tra il Big Jim, John "Johnny Rotten" Lydon e anche un pò di Costantino (che Dio lo fulmini, prima che me ne scordo: è un bel biscottino che gioca a spade di fuoco con il suo promoter) con quella faccia da tristi e con quelle battute idiote captate in quel momento di evasione a prendere un caffé dal distribuitore nel seminterrato.
E' stato appurato che esiste il mobbing, ma non esiste una forma di violenza psicologica che ti obbligano a esser un pupazzo replicato in fabbrica? Io non dico di girare in ciabatte e bermuda d'estate (perché alle donne si, invece? D'estate sono talmente svestite che sono più i cm2 di pelle che di stoffa, ma in questo caso è giusto perché il responsabile s'arrapa mentre io e i miei colleghi facciamo la schiuma) ma mio corpo posso gestirlo come voglio? Ad un altro mio conoscente gli hanno fatto levare il piercing sul sopracciglio perché non era consono con la loro immagine di azienda leader informatica.
Voi vi chiederete: ma tutto questo che c'entra con il titolo? Semplice: il venerdì è permesso vestirsi più casual e quindi oggi farò collezione di abbinamenti di magliette con scritte idiote, felpe con stelle di natale, maglioni con clown e animali da circo e anche del classico mix tuta e mocassini, un evergreen che ci accompagna da sempre.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Beh anche io sono casual, ma 365 giorni l'anno....
BLESS

17/2/06 10:10  
Anonymous Anonimo said...

Caro Integerrimo sfondi tante porte aperte!! A me hanno chiesto di tagliare capelli, barba e levare i 5 orecchini PRIMA di assumermi indeterminato (quindi avevano il coltello dal manico), ho un pò rotto le scatole e siamo arrivati al compromesso di togliere orecchini (li tolgo fuori la porta dell'ufficio del personale e li rimetto quando esco) e accorciare di 15cm i capelli... ridicolo, ma neanche tanto!! In questo modo loro hanno imposto l'autorità, il bastone! Sanno che se vogliono ti fanno camminare sulle mani (anche col contratto possono renderti la vita difficile)... noi possiamo prenderli un pò in giro e dargli contentini, ma alla fine vincono loro, perchè il lavoro ci serve per forza! Nonostante non incontreremo mai clienti, niente PR, lavorando in un sottoscala buio.
Che fare? Uniformarsi? eh un pò si!
Un ingegnere non è ingegnere lo stesso senza camicia o con barba non fatta? Chiedilo a Peter Rei ;)

17/2/06 10:20  
Blogger Alex said...

Roba del tutto nuova. Non sapevo ti facessero tagliare i capelli per farti firmare un contratto a tempo indeterminato (ce ne sono ancora in Italia ?). Io oggi sono con la maglia dell'Inghilterra ma per un motivo specifico. Il mio capo due settimane fa (di Lunedi !) si e' presentato con la maglia dei Pittsburgh Steelers urlando in americano (lui e' inglesissimo).
Ma andate affanculo voi e l'Itaglia.
Anonimo.

ah no..c'e' il nome.

17/2/06 12:07  
Anonymous Anonimo said...

quoto tuttooo!!!!!! ^________________^

Peter Rei

17/2/06 19:28  

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