mercoledì, settembre 13, 2006

Capoverde: Isola di Sal

Per chiudere in bellezza questa estate 2006 abbiamo deciso di visitare l'isola di Sal.
Sal é una delle isole più vicine al Continente Africano essendo, perciò influenzata da condizioni climatiche simili a quelle che, alla stessa latitudine, si verificano in quel continente. Il vento ci ha graziato, non è stato troppo forte, dandoci un sollievo continuo quando eravamo stesi in spiaggia a rilassarci. É un'isola molto arida, con accentuata erosione che l'ha resa completamente piana nonostante la sua origine vulcanica. Con forma allungata, ha da nord a sud la sua massima estensione di 30 Km circa mentre, da est a ovest non supera i 12 Km. La superficie totale è di 216Kmq.

Sede dell'Aereoporto internazionale, é la principale porta d' entrata dell'Arcipelago.
Scoperta nel 1640, ebbe originariamente il nome di Llana o Plana il nome Sal subentra dopo la scoperta di una laguna nel cratere di un vulcano estinto detto oggi Pedra do Lume, che dopo l'epoca delle piogge si ricopriva di sale.
Praticamente deserta, era pascolo per le greggi appartenenti ai residenti della vicina Boavista; solo con lo sfruttamento del sale ha avuto inizio un'attività economica significativa divenendo esportatrice di quel prodotto fino alla metà di questo secolo.

Per la necessità di stabilire un porto di scalo per i voli verso il Sud America sorge su iniziativa italiana nel 1939, l'aereoporto internazionale il cui sviluppo determinò la migrazione interna, soprattutto da S.Nicolau verso quest'isola; ciò ha reso possibile lo sfruttamento di moderni complessi turistici che negli ultimi 20 anni si sono installati à Santa Maria, regione di antiche saline e che offre come principale attrazione le estese e meravigliose spiagge e il mare, ottimo per tutti gli sport nautici.

Il tonno è il piatto tipico, e come si vede dalla foto ne trovano di esemplari bellissimi e buonissimi.

La popolazione, divisa tra capoverdiani e senegalesi, è molto cordiale. Forse l'insistenza per acquistare dei souvenir dai ragazzi senegalesi ha reso un pomeriggio stressante. Passeggiare a Santa Maria mi ha ricordato molto il Brasile. Il mare imarrà per molto tempo nei miei, anzi sicuramente nei nostri ricordi. Un posto dove solo guardando quel mare multicolore, le giornate passate in spiaggia a goderci il rumore delle onde, quei riflessi mi davano una sensazione di tranquillità e pace. L'unico rimpianto? dovevamo rimanere.

1 Comments:

Blogger Alex said...

Se coltiva la barbabietola da zucchero ? E dicce le tue sensazioni.........

13/9/06 18:55  

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